martedì 11 maggio 2010

Laura Bono: vi presento La mia discreta compagnia


Laura Bono torna a far parlare di sè. Inevitabile quando c'è talento, passione e capacità.
Dopo la vittoria di Sanremo Giovani nel 2005 con il brano Non credo nei miracoli contenuto nel suo primo album Laura Bono, la cantautrice torna con un nuovo lavoro La mia discreta compagnia, anticipato dal brano Tra noi e l'immensità colonna sonora dello spot di una nota compagnia telefonica, e un tour tutto italiano. "L'album raccoglie dieci canzoni - racconta l'artista pochi giorni prima dell'uscita ufficiale prevista per il 18 maggio - che io amo definire cortometraggi, brevi film scritti tutti negli ultimi due anni assieme a Mario Natale, tranne Cinture di pelle che invece ho scritto quando avevo diciannove anni e che ho deciso di pubblicare solo ora." E proprio per il suo impegno sociale espresso attraverso un testo forte e crudo come è Cinture di pelle, Laura Bono riceverà a breve un importante premio da parte di Amnesty International. "Ne sono felice e onorata - ha commentato la stessa Bono - ma ancora di più sono contenta che il messaggio della canzone sia arrivato. E' un brano che ho scritto dopo aver visto l'ennesimo telegiornale, dopo aver sentito l'ennesimo abuso su un bambino. Purtroppo non tutti sono fortunati come me che ho una famiglia meravigliosa, e quindi sensibilizzare su queste tematiche diventa un impegno dovuto da parte di un artista. I bambini non si toccano, questo è il mio messaggio, tra l'altro inserito in codice Morse all'inizio della canzone."

Foto e intervista di Valentina Cusano

mercoledì 28 aprile 2010

AUTORITRATTO – SINTESI TRA AUTORE, SOGGETTO E SPETTATORE


Rientro dopo un lungo, lunghissimo viaggio...che mi ha portato qui con nuove esperienze, positive e negative, intense o meno.
Il mio lavoro, in questo ultimo periodo, mi ha occupata molto e mi ha costretta anche a restare un poco lontana dai miei cari, dai miei amici, dai miei affetti. Ho conosciuto molte persone, ma poche hanno lasciato il segno. Amo la solitudine, il rumore del silenzio, la così rara tranquillità di una vita normale...più di una volta ho pensato "Mi piacerebbe tanto potermi annoiare ogni tanto". Ma questo a me non succede mai. Dicono sia fortunata. Ci posso anche credere.
I miei allievi all'improvviso sono raddoppiati e ad oggi, che scrivo, insegno a Milano, Varese, Mendrisio e Lugano. Fondamentalmente amo insegnare, mi piace molto: credo che trasmettere ad altri le proprie esperienze, la propria passione per la fotografia, sia un vero atto di coraggio. Mi lascio trasportare dai miei ragazzi perchè voglio dare loro consigli personalizzati, costruttivi. Forse quello che dico, all'inizio del percorso che hanno scelto di intraprendere, può sembrare anche superfluo, o complicato, ma capiranno tra un po' di tempo, quando entreranno davvero dentro la professione del fotografo e cominceranno a fare esperienza. Allora alcuni dei miei consigli torneranno utili. Non si smette mai di imparare, davvero. Anche io cresco poco alla volta, accumulando sempre più esperienza. Capisco sempre di più il mio gusto e lo sperimento, quando posso.
Prima dell'estate, ho pensato di lasciare un pensiero espresso intorno al tema dell' Autoritratto fotografico, tratto proprio da una lezione fatta in Accademia poco tempo fa.
Buona lettura a tutti.